Grande traversata elbana

Un itinerario con i piedi per terra e gli occhi nel mare: 4 tappe che percorrono tutta la cresta sommitale dell’isola d’Elba, da nord-est a sud-ovest. Ottimamente segnata, la GTE (grande traversata elbana) necessita solo di una cartina per essere percorsa.

Tappa 1: da Cavo a Porto Azzurro. Tappa 2: da Porto Azzurro a Marina di Campo. Tappa 3: da Marina di Campo a Poggio (o Marciana). Tappa 4: da Poggio a Pomonte (o Fetovaia). Sono tappe piene: conviene allocare 5 giorni di tempo se due mezze giornate sono di treno/traghetto. Ovviamente se percorrete la GTE in autosufficienza (quindi con tende e cibo) non avrete bisogno di arrivare nei paesi che concludono le tappe, e potrete tracciare un itinerario più diretto, risparmiando tempo e km. Il prezzo da pagare sarà del peso in più sulle spalle, la ricompensa maggiore libertà e wilderness. Attenzione: è un’isola del mediterraneo. Come tale, acqua naturale ce n’è poca. Dovete fare conto di trovare l’acqua nei paesi (Cavo, Rio nell’Elba, eccetera) ovvero con un po’ di malizia approfittando di autostop/case lungo i (pochi) tratti di asfalto.

Lista materiale per il trekking

La macchia mediterranea probabilmente dà il meglio di sé in primavera, l’autunno dovrebbe regalare giornate fresche e godibili. Noi abbiamo camminato dall’1 al 4 settembre 2016 (ma, come specificato, ci sarebbe servito un giorno in più). Tanto sudore e tanta gioia per gli occhi: mare ovunque, tante isole (da Montecristo a Capraia), un incredibile tramonto dietro la Corsica, una stellata meravigliosa, con la via lattea che si tuffa nel mare sopra Pianosa e noi nei sacchi a pelo gli occhi spalancati. Mettici che è uscita fuori anche l’idea per il blogger contest del webmagazine Altitudini, cosa chiedere di più?

BARUCO TREKKING 2016

Giorgio ti ha aggiunto al gruppo Vagabondi delle montagne.

“Ehi, di che si tratta?”

“Ciao Mario. C’è un sito, Altitudini.it, che ha lanciato un blogger contest, un concorso, su questo tema. Bisogna fare un pezzo, massimo 400 parole, e mandare una foto. Ho pensato a quando eravamo scout e andavamo ovunque con lo zaino. Ho pensato alle volte che ci siamo persi. Ho pensato a te che fai alpinismo e ti piace scrivere”.

Sandra e Luigi sono stati aggiunti al gruppo.

“Mica andavamo solo per montagne! Ricordo campi di servizio, traversate in bicicletta, gemellaggi con altri gruppi scout”.

“Sì, facevamo mille cose diverse ma con lo stesso obiettivo: vagabondare, inteso come andare incontro alla vita, alle persone, ai problemi, esporsi, rimboccarsi le maniche, fare strada. Rovering, in inglese. Rovering to success, il titolo del libro di Baden-Powell”.

“Ci credevamo così tanto che come Compagnia ci siamo chiamati Gulliver”.

“La montagna, o chi per lei, era il mezzo, non il fine. Il fine era l’esperienza”.

Valeria e altri sette sono stati aggiunti al gruppo.

“Ciao a tutti, a cosa si deve questa reunion su WhatsApp?”

“Leggi sopra, Valeria. Si cerca una buona idea per Mario”.

“Veramente io preferisco più scalare che scrivere”.

“Mario, tu scrivi meglio di come scali” – faccina viola di diavoletto.

“… e insomma alla fine Luigi imboccò finalmente il sentiero giusto e arrivammo in quel paese diroccato, era notte fonda, ricordi? Trovammo il parroco e ci aprì la chiesa: dopo mezz’ora eravamo tutti sprofondati in un sonno profondo tra le panche. Ci svegliarono il giorno dopo i fedeli in arrivo per la messa!”

“È stato incredibile crescere insieme…”

“Io, quella maniera di fare strada, la porto ancora dentro, è il mio approccio alla vita di tutti i giorni”.

Mario abbandona il gruppo – faccine di sbigottimento e lacrime.

“Cosa succede?”

“Perché Mario ha lasciato?”

“Mmmm… credo che abbia in testa il pezzo e voglia lavorarci su, prima di spedirlo”.

“E la foto?”

“A quella ci può pensare chi parte per il Baruco Trekking all’Elba, mi sembra il contesto adatto per fare uno scatto a tema”.

“Barucoche?”

“Baruco Trekking, la camminata con figli, zaini e tende organizzata ogni anno da Andrea. Saremo in sette. Se vuoi capire cosa sia fare un programma e vederlo sballare, beh… devi fare un trekking genitori-figli!” – pollici in alto, mani che applaudono, faccine con il sorriso.

Condividi:
  • Facebook